BANGLADESH

Dhaka / Daimar / Khulna (2017)

Il lavoro di Claudio Cravero si inserisce nella tradizione di fotografi che trasformano il mondo in laboratorio visivo: dalla precisione quasi pittorica di Cartier-Bresson, alla drammaticità sacra di Salgado, fino alla luce studiata come nei quadri dei maestri del Seicento. In Bangladesh, il caos dei mercati all’alba diventa natura morta animata, i carrettini, i frutti, le lampadine sospese sembrano composizioni teatrali in cui la luce modella lo spazio e la materia, e le bidonville lungo le rotaie assumono l’ordine-disordine di un’opera di Bosch.

Cravero incontra le tribù degli zingari nomadi, comunità alfabetizzate in più di trent’anni da don Renato (RUAH Onlus), il “prete degli zingari”. Con rigore filologico e sensibilità estetica documenta i loro gesti quotidiani cucinare, giocare, lavorare, studiare. Catturando dettagli che sono memoria storica e bellezza universale. Ogni scatto diventa un ponte tra arte, antropologia e vita, invitando lo spettatore a riconoscere la complessità e la dignità dell’umano anche nel quotidiano.