Divisa tra doveri famigliari e lavori saltuari per aiutare l’economia familiare, mamma Angela ha dedicato ogni minuto libero, ogni momento di pausa di una lunga vita lavorativa alle sue grandi passioni: dipingere e scrivere. Da autodidatta nutriva un fuoco interiore che, tranne gli ultimi anni di assopimento senile, non l’ha mai abbandonata.
Mentre svolgeva i lavori di casa, per lei era sufficiente prendere il retro di uno scontrino su cui riportare i suoi pensieri, frasi colte nella sua fervida immaginazione. Scriveva convulsamente su qualsiasi supporto cartaceo le capitava tra le mani, piccole frasi o lunghi racconti colmi di correzioni e scarabocchi, poi, come le avevano insegnato nella scuola dell’obbligo dell’epoca cioè fino alla quinta elementare, riscriveva tutto in “bella copia” su quaderni con le righe o con i quadretti. Se poi il lavoro glielo permetteva, le ore pomeridiane e serali erano dedicate alla pittura a olio, su ceramica o tessuti, disegno a matita o carboncino. Solo in tarda età era finalmente riuscita a frequentare corsi di disegno all’Accademia, corsi di pittura su ceramica o di pittura a olio.
Aveva cassetti straripanti di ritagli di giornali con figure o paesaggi che la emozionavano, articoli che colpivano la sua sensibilità, un’enormità di “pizzini” con espressioni e impressioni della sua vita interiore, decine e decine di disegni abbozzati che facevano parte del contorno del suo atelier…la stanza da letto dei suoi figli.
Mamma Angela quest’anno avrebbe compiuto 100 anni.